Credito di imposta ricerca e sviluppo

Il credito d’imposta per ricerca e sviluppo è un’agevolazione avente lo scopo di incentivare gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, finalizzati alla promozione dell’innovazione.

È un incentivo molto importante che desta interesse sia perché molte imprese investono costantemente in ricerca e sviluppo senza beneficiare di alcuna agevolazione perché non ne conoscono l’esistenza o perché non sono organizzate per beneficiarne, sia perché se adeguatamente utilizzato è in grado realmente di far investire risorse in ricerca e sviluppo alle imprese che non sono solite farlo, consentendo loro nel tempo di maturare un know-how che si tramuta in un vantaggio competitivo nel mercato di riferimento.

L'agevolazione è stata oggetto di modifiche con la legge di bilancio 2020. Tuttavia riteniamo opportuno indicare ancora il meccanismo di funzionamento in vigore fino al 2019 perché è ancora possibile usufruire del credito di imposta per le annualità pregresse.

L’agevolazione è un credito d’imposta fino al 50% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015 (annualità 2012, 2013, 2014), se esistenti.

Il credito d’imposta è riconosciuto, fino ad un importo massimo annuale di euro 20 milioni per ciascun beneficiario.

L’importo minimo di investimenti, per attività di R&S, richiesti per accedere al beneficio deve essere almeno pari a euro 30.000.

Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite F24, a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in cui sono stati sostenuti i costi.
Esso è concesso in maniera automatica, con controlli successivi dell’Agenzia delle Entrate e del MISE e non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).

Gli investimenti ammissibili al credito d’imposta sono:
• Lavori sperimentali o teorici svolti aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili (ricerca fondamentale);
• Ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale (ricerca industriale);
• Acquisizione, combinazione, strutturazione ed utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati (sviluppo sperimentale);
• Produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.
Non si considerano mai attività di Ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.
Una volta individuata l’esistenza di un investimento ammissibile si passa ad individuare le spese ammissibili e con esse l’ammontare del credito spettante.

Sono ammissibili al credito d’imposta le spese relative a:
• Personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo;
• Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature;
• Spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca ed organismi equiparati, e con altre imprese tra cui le start-up innovative;
• Competenze tecniche e privative industriali relative ad un’invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne;
• Spese sostenute per l’attività di certificazione contabile obbligatoria, agevolabili al 100% entro un limite massimo annuale di 5.000 euro.

Grazie alle nostre competenze, alla partnership con società di consulenza ed ingegneria gestionale, e Istituti Universitari siamo in grado di fornire alle imprese:
1. Consulenza per le attività rientranti nel credito di imposta per R&S;
2. Consulenza tecnico-scientifica alla realizzazione dei progetti di Ricerca;
3. Consulenza amministrativa per l’organizzazione e la predisposizione del Fascicolo di Ricerca;
4. Consulenza fiscale per l’individuazione del credito di imposta e le sue modalità di gestione;
5. Certificazione delle spese sostenute nelle attività di Ricerca e Sviluppo.

Studio Associato Sanseverino

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